U. Cabini, Silenzi, in Silenzi, presentazione in catalogo, Galleria Arteatro S. Domenico, Crema, 2010

SILENZI

Il silenzio può avere forma, occupare spazio su tela, può creare scene amorfe in cui si trasformano in poesia visiva.

La natura e i paesaggi di Alessandra Rovelli appaiono come opere tridimensionali dove la materia si abbina al colore e la figurazione stessa si sviluppa con tonalità bicromie che sono sinonimo di ricerca nel segno dell’essenzialità.

Alessandra Rovelli è vicina a quel movimento che non è ancora criticamente codificato, esprime la figurazione anemica come parte integrante dell’ispirazione artistica. Si coglie nel modo assolutamente personale, che non si limita al paesaggio quale punto definito, e cerca una nuova dimensione dell’espressione percettiva e artistica del dipingere.

Nei suoi dipinti ci sono tratti e segni riconoscibili e che si vogliono far riconoscere: ponendosi davanti alle sue opere non si hanno solo percezioni, ma significa porsi davanti al paesaggio stesso non per accoglierlo come percezione visiva ma come ricerca di ciò che è essenziale. Il carattere minimalista e concettuale le permette di rappresentare il paesaggio nel modo più realista rimanendo tale agli occhi dell’artista e per chi guarda l’opera.

Le bicromie, la materia e la ricerca pittorica trasmettono sensazioni oniriche di luoghi non luoghi e la serie di bianchi, grigi,marroni unita alle campiture creano l’essenza delle forme dando una profondità che l’occhio istantaneamente percepisce, definirei il suo stile un impressionismo destrutturato e con questa tecnica Alessandra sa cogliere i cromatismi tipici della nostra terra.

E’ con immenso piacere che la Fondazione San Domenico ospita la mostra di Alessandra Rovelli, artista emergente della nostra Provincia.

Umberto Cabini